sabato 11 febbraio 2012
Oggi lezione di Guacamole
Oggi lezione di guacamole. Ingrediente principale, l’Avogadro, e, se riuscite a trovarlo nei recessi della memoria, un pizzico di Gay Lussac. Prendete l’Avogadro, tagliatelo in due (smetterà subito di teorizzare sul numero di molecole dei gas) ed estraete il semone centrale. Molti lo mettono in un vasetto, pensando che nasceranno tanti Avogadrini uno dei quali potrebbe vincere il premio Nobel e, riconoscendo la nostra qualità di sponsors, farci ricchi. Ma siccome non succederà, rinunciate e mettete invece in una ciotola le due metà che avrete argutamente estrapolato dalla buccia mediante cucchiaino. Aggiungere (per un Avogadro di media intelligenza) una abbondante spruzzata di peperoncino in polvere, un pizzico di sale, il succo di un quarto di limone (o mezzo lime se ce l’avete), un cucchiaino max di cipolla tritata, un pochino di olio extravergine. Schiacciate senza pietà, rimestate con ardore ed assaggiate senza esagerare. Meglio avere un bicchiere di Vernaccia di Stefano di San Gimignano a portata di mano, per darsi coraggio. Tanto, bisogna aggiungerla agli ossibuchi che sobbollono allegramente lì a fianco.
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uhm uhm uhm...ho preso nota della ricetta, Scutum e me la terrò buona per quando si scioglieranno le nevi!
RispondiEliminaqui, sulla fascia Pitigliano-Sorano-Gradoli, siamo isolati ed io sono nell'isolamento ulteriormente isolato.
forse, dati i tempi che verranno, converrà vendere l'endurone bmw e comprare una fighissima motoslitta. così potrò procacciarmi e distribuire cibo e granaglie ai cani abbandonati del vicino ed ai miei sconvolti mugellesi, senza affondare fino alla cinta.
stamane infatti, svegliandomi qui nel Klondike viterbese, rimembrai non senza stizza, di aver lasciato in soffitta a Padova le racchette da neve usate per il campo invernale, quand'ero alpino a San Candido.
oggi, le avessi avute per raggiungere il paese, avrei stupefatto i già stupefatti abitanti del borgo e soprattutti, la procace moglie del ferramenta, presso la quale acquisto quasi quotidianamente ogni genere di chincaglierie. tempo permettendo!
ma ora, mentre l'ombra della sera allunga il suo scuro mantello sulle bianche distese innevate, il sottoscritto tapino si ritira sotto le coltri quasi digiuno e con l'acquolina in bocca pensandovi attorno al desco imbandito intenti a papparvi il più buon secondo piatto che io conosca: Oss Bus alla milanese...!
sob sob...