martedì 17 luglio 2012

Albicocche CdM


         Le albicocche sono assai delicate, è cosa nota fra i coltivatori. La loro tendenza a fiorire all’inizio della primavera, quando freddate tardive ed a volte gelide brinate sono ancora disponibili nell’arsenale infinito delle difficoltà agricole  fa sì che all’atto dell’allegagione, ovvero quando il fiore impollinato inizia la sua evoluzione in frutto, ci vuole quasi sempre un miracolo perché ciò avvenga senza tragedie. Spesso accade che una freddatina inopportuna determini lo sterminio dei fiorellini, interferendo in un processo che dura qualche giorno e che necessita di pace e tranquillità climatica. Ma se l’annata è favorevole e le piante decidono di mettersi a produrre sul serio occorre galoppare. Una bella pianta può scodellare decine e decine di chili di frutta, ed attirare insetti di vario genere –soprattutto maggiolini verdi, che a grappoli si avventano sui frutti maturi e se li mangiano con gran gusto- e qualche uccello coraggioso disposto a superare la minaccia dei nastri riflettenti onde rifocillarsi per benino.
Rimangono tuttavia grandi quantità di frutta che vanno raccolte e destinate ad usi futuri, oltre che ad uso immediato. Perciò eccomi all’opera con la marmellata e con l’essicagione delle mezze albicocche, sperando di ottenere risultati accettabili. Le marmellate non sono un problema, ma l’essicagione è la prima volta che la provo, con le albicocche. Le ricette su internet sono numerose e variabili, vanno da giornate intere nel forno tenuto basso alla semplice esposizione al sole. Sto seguendo l’istinto, e le faccio asciugare al sole. Vi saprò dire,
         Osservo i miei due gatti, Rubio e Nevischio, e mi rendo conto che ormai sono vecchiotti: diciassette e quindici anni. Mi intenerisco quando noto che Rubio comincia a vederci meno e qualche volta sbaglia un passo nel salire le scale… A guardarli così, mentre giocano fra di loro o quando arrivano di corsa all’ora della pappa sembrano dei ragazzini: pelo lucido, niente rughe, entusiasmo mangereccio. Ma le dormite sempre più lunghe ed una certa apatia generalizzata tradiscono l’avanzare dell’età.  Perciò accarezzo Rubio e gli dico che non deve preoccuparsi di nulla –non che lui sembri preoccupato- e do qualche croccantino supplementare ad entrambi, tanto anche se si viziano un pochino da vecchi…