La Drosofila è
quel moscerino tanto amato dai ricercatori biologi perché ha la capacità di
riprodursi velocissimamente, e quindi se ne possono studiare le generazioni in
tempi ravvicinati. Se si limitasse a farlo nei laboratori, dove codesta qualità
è molto apprezzata, si renderebbe meritevole di una sia pur piccola statua o
almeno di una medaglia al merito sientifico: ma l’infame sceglie i luoghi meno
adatti per dar sfogo alla sua lussuria, ed il meno adatto di tutti è la mia
cucina.
Devo ammettere
che in un’antica cucina settecentesca esistono migliaia di anfratti dove
rifugiarsi ed amarsi, e che in questa stagione numerosi cesti e cestini
contenenti frutta, noci, uva, resti di cotture varie per i polli, rappresentano
tentazioni irresistibili per un’onesta drosofila. Tuttavia occorre combattere
per limitarne le orde volanti, ed il sistema più efficace finora sperimentato è
l’aspirapolvere. Acquisita una certa abilità –perché la drosofila non è mica
stupida e s’invola al primo avvicinarsi del mostro di Dune- - si riesce ad
aspirare il filotto di moscerini che alberga su ogni superficie disponibile e
sui vetri delle finestre, con il side-benefit di tenere pulitissimo l’ambiente.
E’ persino possibile aspirarli in volo, quando meno se l’aspettano e si sentono
sicuri come aquile sulle vette alpine. Immagino che sia fastidioso sentirsi
aspirare da dietro (penso che tentino di girare le terga appena avvertono il
vento contrario del destino) per poi venire inghiottiti dall’immenso serpentone
fino ad arrivare nel bidone, dove però ci sono già molti loro colleghi e compagni,
e dove possono ricominciare a riprodursi fino alla liberazione finale.
Le drosofile
mi ricordano gli Shmoo, per coloro che hanno amato l’antico e delicato fumetto
di Little Abner. L’eroe del fumetto un giorno va in una valle praticamente
inaccessibile e da cui è quasi impossibile uscire, ed inavvertitamente si porta
dietro una coppia di Shmoo che si sono nascosti nella balza dei pantaloni.
Questo evento, ovvero l’uscita di uno Shmoo dalla valle, non era mai successo prima
e determinerà il crollo dell’economia così come la conosciamo, perché: gli
Shmoo sono molto carini e tutti li amano, ma loro hanno il cuore grande e
generoso, e basta guardarli con un po’ di fame che immediatamente si
precipitano nella padella più vicina o nel forno accanto onde renderci felici
trasformandosi in ottime bistecche, o torte, o pollo arrosto, e il tutto
sorridendo contenti perché la loro missione è rendere felici gli altri..
Inoltre sono in grado di metter su degli spettacolini deliziosi che in breve
mettono fuori mercato la televisione ed altre forme di intrattenimento.
Supervolenterosi e sempre allegri si occupano di ogni aspetto noioso e
fastidioso delle nostre vite, ed hanno altre peculiarità che ora non ricordo,
ma tutte tese a facilitare l’esistenza altrui.
La caratteristica che li accomuna alla drosofila però è che si
riproducono alla velocità del lampo: se in una corsa di dieci metri ne partono
due, all’arrivo sono parecchie centinaia. Tutte le altre belle cose il
moscerino, ahimè, non le fa.