giovedì 16 febbraio 2012

Libri: James Michener

Quando mi capita di trovare un autore o un’autrice che mi garba, di solito mi attivo per procurarmi gran parte, se non tutti i libri che ha scritto. Un esempio? James Michener.
Michener cominciò a scrivere come giornalista (fra l’altro, premio Pulitzer) per poi evolversi fino a diventare autore di una ventina di libri bellissimi –dal mio punto di vista, s’intende- che, oltre ad essere belli sono anche molto istruttivi ed informativi: e questa capacità, nella faretra di un autore, aggiunge molto interesse ed importanza ad un’opera.
Ha inventato una tecnica, o quantomeno se ne è molto ben servito, che gli permette di far partire svariati dei suoi racconti in periodi lontani –a volte persino nel neolitico- che gli consentono escursioni lungo molteplici generazioni, testimoni del loro tempo, che incarnano con le loro vicende.
Occorre fare qualche esempio. Prendiamo “Hawaii”: Comincia con le guerre fra tribù polinesiane che indussero i perdenti ad imbarcarsi su grandi piroghe, con semi e frutta, animali e cibo, e guidati dalla loro vecchissima sciamana si avventurarono in un viaggio di molti mesi seguendo le tracce di antiche canzoni, i canti di viaggio, che segnalavano i punti invisibili di svolta nell’immenso Pacifico. Le stelle, le sirene, i delfini e le balene, le correnti ed i giorni, i venti e le onde, fino ad arrivare alle magiche isole delle Hawaii…. Impossibile condensare. Altre sue opere fondamentali: “Mexico”, “Caribbean”, “Poland”, “The Covenant”, e gli splendidi “Alaska” e “Caravans”. Insomma, un altro grande da inserire nella nostra lista dei prediletii.
C’è uno scrittore credo inglese che deve aver letto Michener, perché utilizza la stessa tecnica di partire da lontanissimo nella storia, il che serve bene ad inquadrare storicamente gli eventi, per poi evolversi nelle generazioni. Edward Rutherfurd il suo nome, ed i suoi titoli, almeno quelli che a me sembrano i migliori,:sono “London”, “Sarum”, “The Forest”. E’ interessante seguire le vicende di luoghi come Stonehenge, Salisbury (Sarum) nei secoli, così come la crescita di Londra…
Si tratta di libroni, tutti quanti: ma vale la pena leggerli. E se si riesce a leggerli nell’originale, meglio ancora.

3 commenti:

  1. HELP !!!
    dall'altra parte sto cercando disperatamente di pubblicare il mio povero commento ma pensano ch'io sia un Robot...
    voci...effetti speciali...

    Aooo Scudo, cambia blogger!!!

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  2. precisiamo subito una cosa, dear Shield: no, non sono un poliglotta!
    l'unico idioma straniero che a malapena mastico è il francese. cosicché, solo nei paesi francofoni faccio la mia sporca figura come, ad esempio, nel recente viaggio in Senegal dove, con mio trastullo, il gruppo dei centauri mi elesse "traduttore ufficiale"!
    detto questo, i francesi vanno in brodo di giuggiole quando sentono parlare il loro idioma.
    a differenza degli inglesi per i quali, o la pronucia o la sintassi non li soddisfa mai abbastanza (a parte i casi virtuosi come il tuo, of course!).

    ma veniamo al titolato e prolifico Michener(di cui non ho mai letto una mazza).
    trovo sempre affascinanti queste narrative storiche...mi fido. lo proverò e ti saprò dire.
    ma tu mi assicuri che non appartiene al filone dei "libroni" alla Vollmann, tipo "Venga il mio regno" o "La camicia di ghiaccio".
    epopee della storia americana dai vichinghi in giù, giù giù sotto la cintola, dove ti procurano due maroni così!

    ma comprendo l'entusiasmo e la frenesia che ti prende quando incontri un autore che "ti garba"!
    qualche anno fa presi una cotta per Cormac McCarthy, poco prolifico purtroppo, ma la cui penna adoro!
    ebbene Scudo, questo segnalarsi titoli ed autori mi sconfinfera parecchio!
    perciò, per restare in tema saggio-storico, mi piace segnalarti "questa breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni", ovvero "Armi, acciaio e malattie" di Jared Diamond che tu conoscerai ma che nel caso così non fosse, ti consiglio legare i cani alla slitta e correre velocemente verso l'emporio libresco più vicino!

    p.s.
    oggi ho rotto gli idugi(o meglio, mi ero rotto le palle) e così con 50 euri, un bel ruspone mi ha ricollegato al mondo degli uomini e la mia onesta 4x4 ha completato l'opera!

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