Come certamente qualcuno avrà avuto occasione di osservare, ci sono autori le cui opere sono considerate imbarazzanti, per non dire destabilizzanti, per l’ordine storico che la società, mediante i propri rappresentanti accademici, ha stabilito essere quello più utile a descrivere le origini e l’evolversi della realtà umana. Questi autori, ed autrici, sono numerosi ed importanti, ma siccome sono in contraddizione ed a volte in opposizione con il resoconto ufficiale dei fenomeni storici non vengono quasi mai tradotti nelle lingue di paesi dove censura ed opportunismo –invece dell’impegno a dare tutte le informazioni possibili per consentire una libera formazione delle opinioni- la fanno da padrone. E’ la solita vecchia storia: da un lato imbibisco il giovane di nozioni parziali e manipolate, dall’altro oblitero le fonti che contraddirebbero la mia versione dei fatti. Se proprio non posso bruciare in piazza i libri manigoldi (come successe in America con “La rivoluzione sessuale” di Reich) per lo meno faccio in modo che non vengano tradotti, pubblicati e magari anche letti. Propedeutico a ciò è il fatto che, in Italia, sembra esserci stata una “casuale” indifferenza verso l’insegnamento dell’inglese –lingua la cui conoscenza dà accesso ad una letteratura vastissima cui attingere di prima mano-, ed il risultato finale è che siamo ignoranti e spesso pure presuntuosi, oltre che incavigliati ad una descrizione del mondo noiosa e crudele.
Faccio un paio di esempi: Velikowsky e Fuller.
Immanuel Velikowsky è l’autore di “Worlds in Collision” (Scontro di Mondi) e “Mankind in Amnesia” (Umanità in amnesia) ed altri. Ciò che lo rende interessante –ed a mio avviso importante- è che i suoi presupposti, per altro accettabili, consentono reinterpretazioni nuove di fatti descritti in libri universalmente noti, come la Bibbia, ed offrono una visione assai più credibile degli eventi ivi descritti senza aver bisogno di ricorrere al ben noto Deus ex machina. Darò una velocissima e supersintetica idea del tema di Worlds in Collision.
Il passaggio di Venere vicino alla Terra avvenne circa seimila anni fa, e l’enorme massa del pianeta in avvicinamento determinò un rallentamento della rotazione terrestre. La parte esterna –la crosta- essendo più compatta rallentò più velocemente rispetto all’immensa massa semiliquida ed in ebollizione componente il nucleo del pianeta: occorre qui ricordare che la crosta terrestre non è molto spessa: appena qualche chilometro in un diametro di circa dodicimila chilometri. L’inerzia del nucleo continuò a mantenere la velocità di rotazione della massa bollente che si trovo in fortissimo attrito con la crosta che stava rallentando. Questo fenomeno, oltre a generare spaventosi vulcani, maremoti ecc. generò pure una coltre di nubi che oscurò il sole…..La Terra rallentò finchè “il sole smise di sorgere”….. La forza di gravità di Venere in transito sollevò i mari….. Insomma, eccoci indotti ad una severa rilettura dei nostri libri sacri e delle spiegazioni che non danno a fenomeni che citano.
“L’umanità in amnesia” è altrettanto interessante, ed introduce il concetto in base al quale l’umano –e quindi l’umanità- tende a dimenticare gli eventi spaventosi, almeno quelli cui non può in alcun modo far fronte. Se un avvenimento è esageratamente fuori scala, meglio rimuoverne la memoria. Ed è grazie a questo escamotage psicologico che non abbiamo memoria degli avvenimenti che misero sottosopra il pianeta: ci siamo limitati a mitizzarne gli effetti e gli eroi, ad esorcizzarne le conseguenze terrificanti trasportandole in un limbo di favole e leggende, ed infine a comporre un librone che avendo rieditato gli avvenimenti ne estrae parabole ed insegnamenti.
Buckminster Fuller: “Operating Manual for Spaceship Earth”, ovvero: “Manuale operativo per l’astronave Terra”. Fuller è estremamente intelligente, forse troppo: il compito che si era prefisso, cioè di superare la teoria della relatività elaborando una propria teoria generale sull’universo porta il lettore (almeno ha portato me) a mollare il libro, fissare un punto sul muro e convenire che non ci si capisce più niente. Questo però succede nella seconda parte del libro: nella prima Fuller spiega assai bene come la specializzazione, lungi dall’essere una panacea, rappresenta in realtà un grave handicap ed un freno all’evoluzione. Dispiega una deliziosa teoria che descrive i Grandi Pirati come i veri direttori del mondo, coloro che grazie alla monopolistica capacità di scoprire, ottenere e trasportare informazioni e merci e ricchezze, ed all’abilità di fare viaggi lunghissimi collegando culture e paesi potevano di fatto creare e sostenere i regnanti di quei paesi. Il re non era il vero detentore del potere: era di fatto una specie di ministro, un rappresentante del Grande Pirata che l’aveva messo sul trono, o che, trovandocelo, gli aveva permesso di rimanerci.
Scienziato e scrittore, Fuller, fra l’altro, è l’inventore della cupola geodesica, cioè quella sfera il cui telaio è costituito da migliaia di esagoni (a volte triangoli).
Visto che un caro amico lo suggerisce, perchè ignorare Diamond? “Armi, acciaio e malattie” è l’unico suo libro che ho letto, e se ben ricordo mi aveva colpito il collegamento fra sovrapproduzione del cibo e costruzione di eserciti. L’umanità insomma quando finalmente riesce a stare bene non è capace di usare il benessere per godersela e smetterla di rompere le scatole a tutti: appena ne ha la forza, appena riesce ad avere un grammo in più di energia oltre a quella necessaria a respirare eccola partire all’attacco del vicino, rubargli tutto quello che ha, menarlo e schiavizzarlo. Oh, come siamo civili!
il buon Velikovsky mi ricorda, con tenerezza, le prime lontane letture cosmogonico-magiche di quel mattacchione di Peter Kolosimo...
RispondiEliminaintendiamoci. ottimi stimoli per chi s'incammina pei sentieri d'alta quota della conoscenza scientifica in ambito cosmologico.
presto ci si accorge, però, che certe salite non possono essere affrontate in espadrillas e bermuda!
un solo esempio.
Venere ha, da sempre, un'orbita "circolare".
infatti la "massa" di Venere è di milioni e milioni la massa di una qualsivoglia cometa che, in quanto cometa(piccola massa) è "eccentrica" al Sole.
certo. le interpretazioni della "piaghe" d'Egitto(terremoti, tre giorni di buio, divisione del Mar Rosso, pestilenze ecc.), possono probabilmente collegarsi all'esplosione catastrofica di Thera(Santorini) del 1456 a.c., che temporalmente può forse "giustificare" gli eventi biblici. vedi l'ipotesi degli Hyksos(pure loro semitici) cacciati da Ahmose.
d'altra parte non ho contezza dell'ottimo Fuller che certamente sognava, come sognò Einstein, una teoria unificata di campo, cioè di una teoria in grado di descrivere le forze della natura all'interno di un quadro unitario, coerente ed onnicomprensivo.
se non ci riuscì è perché "aveva in mano delle pessime carte con cui giocare"...
oggi i fisici "pensano" di aver trovato "la cornice" entro cui sistemare coerentemente una teoria "unificata".
la cosiddetta "Teoria delle superstringhe".
bene, amici, se volete veramente entrare in un "mondo incantato", non potete perdervi "L'universo elegante"(The Elegant Universe") di Brian Green!
(proprio quello che lessi mentre veleggiavo nei tramonti tropicali, tra i salti delle megattere, verso Cabo Verde, sospinto dagli alisei di sud-est...)
non te ne avevo già parlato...?
(leggilo, come un sol uomo!)
devi scusarmi Scudo!
RispondiEliminarileggendomi, mi è parso che il tono del commento fosse perentorio, quasi sbrigativo...
no, non è così!
la verità è che ogniqualvolta cerco di "pubblicare" s'innesta una geremiade di prove e controprove atte ad attestare se io sia o non sia il signor corivorivo.
risultato: commento svanito!
e io riprovo...sempre più nervosetto!
comprendo bene di esser nato nella prima metà del XX secolo quando la tecnologia si chiamava lettera 22!
e se non bastasse l'attrezzo, si insomma, il computer con cui "navigo" è quasi incagliato a causa degli anni(10 inverni) ed imbarca acqua. si spegne senza preavviso e temo affonderà.
urge nuovo attrezzo di navigazione!
ma non essendo barca, non me ne intendo. consigli?
certo, Zeno potrebbe darmi una dritta ma Canneta ha una email disarmante!
(o sono io disarmato...?!)
grazie di esistere, Scudo!