Fonte di storie rare ed inedite, Happy Brunette è un
vero mercante vecchio stampo, di quelli
che un tempo partivano per esplorare luoghi lontani ed inusitati onde sperimentarne le
possibilità commerciali, e ne ritornavano carichi di oggetti esotici ed
esperienze sorprendenti. Per anni le sue
mete preferite sono state l’Afghanistan
ed il nord del Pakistan, che vi assicuro essere luoghi piuttosto
avventurosi da ben prima dei russi e degli americani. Ma certo anche il
Kashmir con le sue meravigliose vallate e laghi circondati da immense montagne,
il Ladak con le sue grotte di ghiaccio … Insomma, avete capito il tipo.
Uno così
anche quand’è in Italia non può fare a meno di trovarsi coinvolto in qualche
episodio strano ed inaspettato. Un
giorno Happy Brunette durante una fiera dell’antiquariato incontrò un vecchino,
un finissimo incisore che in gioventù aveva creato con le sue mani i punzoni
d’acciaio riproducenti le monete di Roma imperiale. Costui aveva fatto
praticamente tutta la serie degli imperatori, mi pare un’ottantina di punzoni,
fra dritto e rovescio. Con quei punzoni era possibile coniare le fattezze delle
antiche monete in modo praticamente perfetto.
Si prendeva una lastrina d’oro, la si appoggiava su un
supporto rigido coperto di pelle e si picchiava col mazzuolo sul punzone, così
che la faccia e le scritte venivano impresse nell’oro. Ne risultava una perfetta
riproduzione di preziose monete antiche, praticamente indistinguibili dai
rarissimi originali. Intanto si era venuta formando in Italia una non troppo
ristretta categoria di individui cha facevano montagne di quattrini a forza di
corruzione e bustarelle, e che avevano difficoltà ad investire questi denari
illegali. Alcuni di costoro divennero cacciatori di tesoretti, ovvero di quei
gruzzoletti di monete d’oro che le antiche famiglie contadine nascondevano nei
muri delle case di campagna per salvarle dagli invasori barbari o dal fisco
dell’epoca e che ancor oggi si ritrovano di tanto in tanto nei vecchi camini,
dietro le architravi, sotto le soglie. Happy Brunette fu testimone di uno di
questi scambi, con il grifagno acquirente accompagnato dall’esperto (è
impossibile essere veramente esperti di queste cose: alcuni originali sono
rarissimi e sequestrati nei musei, impossibili da maneggiare, soppesare eccetera)
ed il vecchino dall’aria innocente, falsario micidiale, che estraeva le monete
del “tesoretto” una ad una cominciando dalle meno preziose per arrivare a
quelle da venti, trenta, quaranta milioni di allora. L’esperto guardava,
assaggiava, annuiva. Il compratore con gli occhi lucidi assaporava la nuova
futura proprietà, felice del gagliardo investimento. A contrattazione conclusa,
il nuovo proprietario se ne andava orgoglioso dell’acquisto, il vecchino se ne
andava coi quattrini, l’esperto con la sua percentuale, Happy Brunette con una
storia da raccontare. Dell’episodio non rimaneva traccia. Le monete sarebbero
scomparse in qualche cassaforte privata, per mai più essere riesaminate. Happy
Brunette è un uomo avventuroso, ma onesto. Ha comperato tutta la serie di
punzoni dal vecchino che ormai si stava ritirando dagli affari, ed ha avviato
una produzione di coniature su pasta di vetro colorata, che gli orafi e
gioiellieri gli comperano volentieri perché sono bellissime e consentono di
realizzare una linea completa di gioielli elegantissimi.
accidenti, non ho tempo...
RispondiEliminatempo per verificare tra i tuoi vecchi post l'Happy Brunette ante litteram!
sì dài, quel tuo vecchio amico che ora, pace all'anima sua, riposa nel piccolo cimitero a fondo valle...
te l'ho detto, amico Scudo, queste tue memorie vanno riscoperte e salvate, come tu riscopri e salvi la memoria dell'ulivo soffocato dalla vegetazione e con lui la memoria(la presenza?) di chi, quel dì, lo piantò
così, come van disvelati i suoni evocativi dei giorni creativi, testimoni di profumi sonori che la memoria riconosce sorridendo...
fammi andare, ora, verso Padova a sentire Yuri e le sue teorie del pre-contatto tra i popoli del medio Oriente ed il sud America.
(provo ad immaginare come dev'essere una liana rampicante nel folto della foresta amazzonica...!)