Quando si è leggenda ogni gesto compiuto sembra essere degno
di nota e di essere tramandato ai posteri. Ecco dunque alcune delle gesta di
Lupo dei Boschi Shaka, così come venivano raccontate dai suoi mentori Phil e
Grace mentre noi del gruppetto di studiosi della filosofia nativa-americana stavamo
ad ascoltare a bocca aperta. Nella nostra scuola gli animali erano, e sono,
considerati importanti insegnanti e le loro apparizioni vengono trattate come
materia magica, perciò ognuno cercava di assorbire ogni dettaglio delle
narrazioni onde trarne ispirazione.
Shaka non
abbandonava mai il suo capobranco Phil, nè Grace –che considerava sua sorella-
nel caso fossero separati. Il suo attaccamento ai due umani che lo avevano
allevato fin da piccolissimo era totale, e di lui si diceva che più di una
volta da adolescente, quando ancora la sua forza e determinazione non si erano completamente
manifestate, aveva attraversato vetrate sfasciando finestre e divelto reti
metalliche pur di raggiungere i suoi capi. Quando decideva di avere una
missione non c’era modo di fermarlo: settanta chili di muscoli d’acciaio ad
alta velocità sono molto difficili da contenere, e lui sarebbe morto piuttosto
che lasciarsi separare da quello che considerava il suo branco.
Protettivo,
attentissimo ed onnipresente, Shaka rendeva assai sconsigliabile avvicinarsi a
Grace con intenzioni meno che amichevoli, e guai a mostrarsi aggressivi sia
pure per scherzo.
Una bella
mattina di maggio Grace parcheggiò il pick-up fuori da uno di quei centri
commerciali che interrompono la monotonia della autostrade californiane, e
mentre Phil rimaneva seduto a fumare in macchina, Shaka si accomodò per terra,
all’ombra vicino al portello semiaperto, immobile. Quando Grace, che era
piuttosto graziosa, tornò con il carrello della spesa ecco arrivare un altro
pick-up che si parcheggò lì accanto. Ne scese un grosso cow-boy dotato di
stivali e cappellaccio che fece subito qualche commento sulle dimensioni della
spesa nel carrello e sulla necessità di Grace di essere aiutata. Ma Grace era
veloce e spiritosa nelle risposte, e lo mise subito a posto: cosa che non
piacque al cow-boy. Sul retro del pick-up c’era un cane, un grosso dobermann,
ed il cow-boy forse per dare una dimostrazione di potenza e per incutere un po’
di soggezione in quell’audace fanciulla, lo chiamò con un fischio. Il dobermann
balzò dal pick-up, ma mentre era ancora in volo ecco abbattersi su di lui un
fulmine grigio argento, Shaka, che da terra dove era invisibile era
letteralmente volato oltre il proprio pick-up ed aveva intercettato il
dobermann a mezz’aria, spezzandogli il collo prima che toccasse terra. Il
povero dobermann era probabilmente abituato a farsela da boss con gli altri
cani, ma un lupo è ben diverso da un cane e fu così che la sua carriera ebbe
fine. Come già osservato, la mascella di un timberwolf può spezzare qualsiasi
osso di qualsiasi animale nordamericano, compreso il femore dell’alce che ha un
diametro più grosso del nostro polso: figuriamoci il collo di un dobermann.
Shaka, compiuto il suo dovere, tornò
all’ombra come se la cosa non lo riguardasse più, e Grace con un cordiale sorriso
disse “Sorry!” e visto che il suo protettore era già saltato sul retro del
furgone ripartì lasciando il cow-boy a grattarsi la testa nel tentativo di
capire cosa fosse successo. Phil, imperturbabile, spense la sigaretta.
chissà se si può, accanto al titolo del post, stampare una bella foto di Shaka!
RispondiEliminae sennò, un fumetto come quello dei libri di gioventù che ritraevano il nostro eroe che combatte con Lip-Lip, il capobranco.
certo, Shaka non sfigurerebbe come protagonista di quelle fantastiche storie ambientate nel profondo nord americano...anzi, sembra proprio la reincarnazione di Zanna Bianca, il mio eroe in assoluto!
avverto, tuttavia, il suo "capo branco" Phil e sua "sorella" Grace , che la ferocia della giungla d'asfalto popolata da cow-boy armati di stupidità e di fucile è, per i canoni lupeschi, pericolosissima, come già ammoniva il grande
London!
(amico di evocative letture vicino al fuoco del tuo kindle sempre acceso.)