giovedì 22 marzo 2012

Libri: random

    Dopo aver velocemente percorso un buon tratto della mia memoria libresca, e prima di esagerare con una ricerca forse più approfondita ma temo meno spontanea, ho pensato di dare un’idea di libri che ritengo importanti, anche se “random”. Sono opere un po’ particolari, che offrono prospettive molto inusuali riguardo a temi che spesso nella mia ignoranza avevo dato per scontati e già digeriti. In realtà mi ero semplicemente appisolato sul comodo cuscino delle spiegazioni accademico-banalotte, senza mai entrare in corpore vivi e ben guardandomi dal formulare domande di difficile risposta.
    Un libro decisamente istruttivo e ricco di informazioni è “Indian Givers”, tradotto in “Gli indiani ci hanno dato”, di Weatherford. In un certo senso appartiene alla categoria di cui fan parte anche Diamond ed altri (quello delle Colonne d’Ercole, per capirsi). E’ difficile pensare alle nostre tavole imbandite e prive di pomodori, patate, melanzane, mais, e mille altre lecornie cui abbiamo avuto accesso solo dopo esser giunti in America. O rendersi conto dell’importanza dell’arrivo dei carichi d’argento, che permisero all’Europa di avviarsi sul sentiero della modernità grazie alla diffusione del denaro in moneta, che introdusse il concetto di risparmio, che a sua volta consentì i primi passaggi di casta: immaginate un contadino che per tutta la vita lavora come uno schiavo e che finalmente, dopo generazioni di servitù senza speranza, può pian piano metter da parte un gruzzoletto per far studiare un figlio, o per dotare una figlia, o per aprire un negozietto nel borgo più vicino. Si chiama mobilità sociale, un fenomeno con cui stiamo ancora facendo i conti.  Indian Givers illustra svariati altri aspetti della colonizzazione di ritorno dalle Americhe: i nuovi colori per la tintura delle stoffe, ad esempio. Fino all’arrivo dei pigmenti oltreoceanici noi poveri europei avevamo a disposizione una molto minore varietà di tinte: basti pensare alla famosa porpora che, provenendo dalla manipolazione di miriadi di molluschi ed essendo dunque costosissima era usata solo dai cosiddetti “porporati”, ovvero,  ma guarda che strano, ecclesiastici ed imperiali. I contadini erano sobriamente vestiti di sacchi marroni e brache grigiastre.  Per fortuna le importazioni dal sudamerica permisero anche ai più poverelli di indossare cravatte multicolori e calzini policromi.   Ed il cibo? Patate. Pomodori, melanzane, peperoni, zucche, granturco, girasoli, molte varietà di fagioli, pistacchi, spezie, bacche… Ve l’immaginate la pizza coi peperoni senza peperoni?
    Di tutt’altro argomento è “La strega” di Michelet. Si tratta di una dettagliata panoramica di un periodo della storia europea che facciamo di tutto per dimenticare o almeno minimizzare, il medioevo, ed offre un punto di vista affascinante –soprattutto all’inizio- quando descrive la tipica capanna nel bosco, isolata ed abitata solo dalla donna di casa (marito e figli grandi sono cooptati dal feudatario per il proprio esercito) e qualche neonato. Il fuocherello nel camino, nessuno con cui parlare, la solitudine, i Lari e Penati nelle loro nicchie che pian piano prendono vita e sembrano rispondere… La genesi del “diabolico”.
    Infine, e non perché manchino ulteriori esempi bensì perché non si può andare avanti per sempre, ecco qua un libro di piacevolissima lettura che, mantenendo in sospeso ogni considerazione sulla sua totale veridicità, interesserà coloro che han viaggiato per l’India e dintorni: Shantaram, di Roberts. E’ un’epopea, un’avventura romanzata ma molto efficace: e parla di aspetti della vita indiana che il viaggiatore difficilmente incontra nei suoi pellegrinaggi, che di solito avvengono per il lungo e per il largo ma non in profondità.
    C’è dunque da leggere un bel po’, e quindi vi lascio alle vostre poltrone di lettura. Io invece devo innestare una Misen Jaromelska le cui marze stanno in frigorifero su una mela selvatica vicino all’oliveto. A ciascuno il suo destino.

2 commenti:

  1. il mio random destino m'ha riservato le seguenti sorprese settimanali:
    lun 19
    venduta Viavia, l'amata barchetta.
    mar 20
    perduta ottima occasione carrello moto(causa impegni vendita barchetta).
    finita lettura "Sognando Jupiter".
    mer 21
    acquisto motosega Tanaka.
    percorso nuovo fettucciato con amico Francesco.
    gio 22
    invasato con tutti i crismi il vecchio limone.
    ven 23
    derattizzazione, con ogni metodo lecito ed illecito, di pantegane-dinosauro(sono riuscite a rosicchiare tutto il coperchio, di spessa plastica, della fossa biologica...!).
    serata tv film "Bastardi senza gloria"
    sab 24
    summit con amici motoenduristi per programmi viaggi primavera-estate.

    p.s.
    indarno proposi innovativo malloppo spenellabile montanino al locale consorzio gradolese.
    obbligato acquisto d'altra paccottiglia fungicida politicamente più corretta, equa e solidale coi parassiti...

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  2. a proposito di cosa gli indiani(americani)ci hanno dato...(pistacchi, melanzane, peperoni ecc.)
    sappiamo cosa c'hanno dato i cinesi oltre a l'involtino primavera?!

    plego signoli consultale I-CHING ed il COMPUTER...

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