domenica 30 settembre 2012

Prima dell'inverno


Breve riassunto delle attività di questi giorni, indispensabili e propedeutiche ad un inverno che potrebbe anche esser freddo e lungo, chissà: vedremo, ma intanto è saggio esser ben preparati.
         Alla trentina di quintali di legna già accatastati dall’anno scorso ne abbiamo aggiunti una sessantina provenienti dai tagli nel boschetto sotto casa. Per dare un’idea del volume occupato da sessanta quintali, sappiate che si tratta di una catasta alta un metro, profonda un metro e lunga dai dodici ai quattordici metri, a seconda del peso specifico della legna.          L’operazione di taglio ha riordinato il bosco, evidenziato sentieri e sentierini ed onorato alcune delle grandi querce (la formidabile Quercia delle Bambine, per esempio) facendo loro spazio e lasciando in piedi le essenze che d’autunno creano quelle bellissime macchie di colore: rossi ciliegi e aceri gialli ed ornielli color amaranto. La legna, portata a casa dal bosco con svariati viaggi di motocoltivatore e della versatile Ruspola (la carriola cingolata cui occorrerà fare un monumento per la sua dedizione) ha dovuto poi esser tagliata a misura di stufa (ci vuole un trattore con sega a nastro ed una mattinata di due persone) ed accatastata sotto la tettoia. Facile a dirsi ma lungo e laborioso da farsi. Un’altra cinquantina di quintali ce li porterà un vicino uno di questi giorni, per sicurezza: è bello poter metter sul fuoco o nella caldaia tutta la legna che serve a riscaldare la casa senza dover temere di non averne abbastanza.
         Riposatici per cinque minuti, eccoci a vendemmiare. Le previsioni minacciavano tempo pessimo per i prossimi giorni, così abbiamo anticipato un po’, il che significa che il vino sarà un po’ più leggero del solito. Perciò anche quest’anno farò la “governa” –ovvero l’aggiunta all’atto del travaso del vino, a Natale, dei grappoli che ho accuratamente scelto ed appeso ad asciugare. La seconda fermentazione così indotta aggiunge gradazione e spessore al vino. Naturalmente è pratico farlo solo con quantità relativamente piccole. La vendemmia ha prodotto meno dell’anno scorso, i chicchi erano più piccoli per la siccità e qualche pianta è stata aggredita dagli uccelli prima che intervenissi con i potenti mezzi di dissuasione: tre spaventapasseri di cui uno sta arrampicato sulla scala con un bel vaso da fiori come cappellino, un altro fa capolino da dietro un albero di pesche, pronto a saltare addosso agli intrusi, ed un terzo, con una gamba piegata e quattro occhi disegnati nelle varie direzioni, ammonisce severo da lontano. Ho appeso innumerevoli pendagli di varie fogge, dai CD riflettenti alle girandole a vento, borse di plastica svolazzanti e, capolavoro sublime, un paio di immensi occhioni azzurri con lunghe ciglia (nel pitturarli mi son lasciato un po’ andare, confesso)  che osserva e sorveglia tutta la vigna dall’alto. Nessun uccello si è più avventurato in quel pericolosissimo campo così mal frequentato, e finalmente i polli –che son diventati ventuno- possono scorrazzare dove gli pare, visto che l’uva è stata raccolta.
         Rimane la raccolta delle mandorle e delle noci, qualche melo esotico ed un pesco stracarico.
         Oddio, quasi quasi dimenticavo che devo avviare la lavatrice! Ci vediamo!

1 commento:

  1. come a una notte buia e tempestosa segue un giorno di sole radioso...ecco ritrovato lo Scudo che tutti noi amiamo!

    questo ha di bello la vita campagnola(simile a quella del marinaio): si diventa metereopatici!
    al contrario degli alunni costretti a scuola o degli impiegati del catasto in ufficio, il sole, per noi è gioia(basta che non sia troppo!), mentre la pioggia è una rottura(anche se un po' ci vuole...)

    ma veniamo al punto: l'acquolina in bocca!
    sì, perché è questo l'effetto che mi provocano i 30 q.li di legna più i 14 mc. più i 50 q.li del vicino... (sigh sigh! anch'io m'ero fatto la catastina...ma se ne andò in fumo una notte d'agosto!)

    in quanto al vino confesso: un problema in meno!
    e le potature i tralci da bruciare fresare rinsaldare piegare sfogliare irrorare vendemmiare(l'unico momento di pace&amore&rock 'n roll), e poi degraspolatrice il tino attenti al fuoco gira e rigira pulire la botte(2maroni)bollitore e finalmente the end!
    meglio farsi un'ombra da un'amico.
    I say good?
    (scusami!sono ancora sotto l'effetto...)

    RispondiElimina